In questo articolo analizziamo la differenza fra Ego, Essenza e Personalità.
L’OSSERVAZIONE DI SE STESSO
“Indiscutibilmente, così come esiste il «paese esteriore» nel quale viviamo, così anche nella nostra intimità esiste il «paese psicologico»“.
“Le persone non ignorano mai la città o la regione dove vivono, sfortunatamente succede che non conoscono il luogo psicologico dove sono ubicati”.
“In un dato istante, chiunque sa in che borgo o rione si trova, ma sul terreno psicologico non succede lo stesso, normalmente le persone non sospettano neanche lontanamente in un dato momento, dove sono, il luogo del loro «paese psicologico» in cui si trovano”.
“Così come nel mondo fisico esistono colonie di persone decenti e colte, così succede anche nella «regione psicologica» di ognuno di noi; non c’è dubbio che esistono rioni molto eleganti e belli”.
“Così come nel mondo fisico esistono rioni o quartieri con strade pericolosissime, piene di assalitori, così succede anche nella regione psicologica del nostro interiore”.
Osservare ed osservare se stesso sono due cose completamente differenti, ciononostante, ambedue esigono attenzione.
L’AUTO-OSSERVAZIONE
Nell’osservazione, l’attenzione è orientata verso fuori, verso il mondo esteriore, attraverso le finestre dei sensi.
Nell’auto-osservazione di se stesso, l’attenzione è orientata verso dentro, e per questo i sensi di percezione esterna non servono, questo motivo è più che sufficiente perché sia difficile per il neofita l’osservazione dei suoi processi psicologici intimi.
Il punto di partenza della scienza ufficiale nel suo lato pratico, è l’osservabile. Il punto di partenza del lavoro su se stessi è l’auto-osservazione, l’auto-osservabile.
Indiscutibilmente, questi due punti di partenza precedentemente citati, ci portano verso direzioni completamente differenti.
Chiunque può invecchiare imbottigliato fra i dogmi intransigenti della scienza ufficiale, studiando fenomeni esterni, osservando cellule, atomi, molecole, soli, stelle, comete, ecc., senza sperimentare dentro di sé nessun cambiamento radicale.
Il tipo di conoscenza che trasforma interiormente alcuni, giammai potrebbe essere raggiunta mediante l’osservazione esterna.
La vera conoscenza che realmente può originare in noi un cambiamento interiore fondamentale, ha come base l’auto-osservazione diretta di noi stessi.
L’osservazione è un mezzo per modificare le condizioni meccaniche del mondo. L’auto-osservazione è un mezzo per cambiare intimamente.
Come conseguenza o corollario di tutto questo, possiamo e dobbiamo affermare in modo enfatico che esistono due classi di conoscenza, l’esterna e l’interna, se non abbiamo un centro magnetico in grado di differenziare la qualità delle conoscenze, questa mescolanza dei due piani o ordini di idee potrebbe portarci a fare confusione.
Sublimi dottrine pseudo-esoteriche con marcato scientismo di fondo, appartengono al terreno dell’osservabile, ciononostante sono accettate da molti aspiranti come conoscenza interiore.
Ci troviamo perciò davanti a due mondi, l’esteriore e l’interiore. Il primo di questi è percepito dai sensi di percezione esterna; il secondo può essere percepito solo mediante il senso dell’auto-osservazione interna.
Pensieri, idee, emozioni, aneliti, speranze, disinganni, ecc., sono interiori, invisibili ai sensi ordinari, comuni e correnti, e tuttavia sono per noi più reali che la tavola della sala da pranzo o la poltrona del salotto.
I MONDI INTERNI
Certamente, noi viviamo più nel nostro mondo interiore che in quello esteriore, questo è irrefutabile, incontestabile.
Nei nostri “Mondi Interni”, nel nostro “Mondo Segreto”, amiamo, desideriamo, sospettiamo, benediciamo, malediciamo, aneliamo, soffriamo, godiamo, siamo defraudati, premiati, ecc., ecc., ecc.
Indiscutibilmente, i due mondi, l’interno e l’esterno, sono verificabili sperimentalmente. Il mondo esteriore è l’osservabile. Il mondo interiore è l’auto-osservabile in noi stessi e dentro noi stessi, qui ed ora.
Chi in verità vuole conoscere i “Mondi Interni” del pianeta Terra o del Sistema Solare o della Galassia in cui viviamo, deve conoscere prima il suo mondo intimo, la sua vita interiore, particolare, i suoi propri “Mondi Interni”. “Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei”.
Quanto più si esplora questo “Mondo Interiore” chiamato “Me Stesso”, tanto più si comprenderà che si vive simultaneamente in due mondi, in due realtà, in due ambiti, l’esteriore e l’interiore.
Nello stesso modo in cui per una qualsiasi persona è indispensabile imparare a camminare nel “mondo esteriore”, per non cadere in un precipizio, non perdersi nelle strade della città, selezionare le sue amicizie, non associarsi ai perversi, non mangiare veleno, ecc., così pure mediante il lavoro psicologico su se stesso, impariamo a camminare nel “Mondo Interiore”, il quale è esplorabile mediante l’auto-osservazione di se stesso.
Realmente, il senso di auto-osservazione di se stesso si trova atrofizzato nella razza umana decadente di quest’epoca tenebrosa in cui viviamo.
Nella misura in cui noi perseveriamo nell’auto-osservazione di noi stessi, il senso di auto-osservazione intima si andrà sviluppando progressivamente.
Solo così noi ci conosceremo integralmente e realmente, solo così scopriremo le ragioni segrete delle nostre azioni, solo così conosceremo ciò che viene denominato “ESSENZA”, “EGO” e “PERSONALITÀ”…
L’ESSENZA O COSCIENZA
È urgente prima di tutto sapere che cos’è ciò che si chiama Coscienza, poiché sono molte le persone che mai si sono interessate alla scoperta e alla conoscenza di qualcosa di loro stesse.
Qualunque persona comune, giammai ignorerebbe che un pugile al cadere stordito sul ring perde la Coscienza. È chiaro che nel tornare in sé, lo sventurato pugile acquista nuovamente la Coscienza. Di conseguenza, chiunque comprende che esiste una chiara differenza fra la personalità e la Coscienza.
Al venire al mondo tutti abbiamo in questa esistenza un tre per cento di Coscienza e un novantasette per cento distribuito fra subcoscienza, infracoscienza ed incoscienza.
Ciò che rende bello e adorabile ogni neonato è la sua Essenza (questo tre per cento di Coscienza); questa costituisce in se stessa la sua vera realtà…
Il corpo umano cresce e si sviluppa in accordo con le leggi biologiche della specie; ciononostante, tali possibilità di crescita risultano per se stesse molto limitate per l’Essenza.
Parlando francamente e senza giri di parole diremo che la crescita spontanea e naturale dell’Essenza, è possibile solo durante i primi tre, quattro o cinque anni d’età, cioè, nella prima tappa della vita…
La gente pensa che la crescita e lo sviluppo dell’Essenza si realizzi sempre in modo continuo, d’accordo con la meccanica dell’evoluzione, ma lo Gnosticismo Universale insegna chiaramente che questo non accade affatto così.
Affinché questa frazione d’Essenza, il tre per cento di Coscienza sveglia, cresca di più, deve accadere qualcosa di molto speciale, si deve realizzare qualcosa di nuovo.
IL LAVORO SU SE STESSI
Voglio riferirmi in modo enfatico al lavoro su se stessi. Lo sviluppo dell’Essenza è possibile unicamente in base a lavori coscienti e patimenti volontari.
È necessario comprendere che questi lavori non si riferiscono a questioni di professione, banche, carpenterie, murature, riparazioni di linee ferroviarie o affari d’ufficio… si tratta di qualcosa di Psicologico.
La Coscienza è la luce che l’incosciente non percepisce. Il cieco non percepisce la luce fisica solare, ma ella esiste per se stessa.
Abbiamo bisogno di aprirci affinché la luce della Coscienza penetri nelle tenebre spaventose del me stesso, del se stesso.
Adesso comprenderemo meglio il significato delle parole di Giovanni, quando nel Vangelo dice: “La luce venne alle tenebre, però le tenebre non la compresero”.
Ma sarebbe impossibile che la luce della Coscienza penetrasse dentro le tenebre del “Me Stesso”, se previamente non usassimo il senso meraviglioso dell’auto-osservazione psicologica.
Abbiamo bisogno di aprire il passaggio alla luce per illuminare le profondità tenebrose dell’Io della Psicologia.
Giammai ci si auto-osserverebbe se non si avesse interesse a cambiare interiormente.
La Coscienza sveglia ci permette di sperimentare in modo diretto la realtà.
Chiunque voglia risvegliare la Coscienza deve eliminare dal suo interno tutti gli elementi indesiderabili che costituiscono “l’Ego”, “l’Io”, il “Me Stesso”, dentro ai quali si trova imbottigliata l’Essenza. Dissolvere l’Io Psicologico. Questo è il senso del lavoro su noi stessi.
Mai potremmo liberare l’Essenza senza disintegrare prima l’Io Psicologico.
Nell’Essenza c’è la Religione, il “Buddha”, la Saggezza, le particelle di dolore di nostro Padre che è nei Cieli, e tutti i dati di cui abbiamo bisogno per l’AUTO-REALIZZAZIONE INTIMA DELL’ESSERE.
Nessuno potrebbe annichilire l’Io Psicologico senza eliminare previamente gli elementi indesiderabili che porta dentro.
Abbiamo bisogno di ridurre a cenere la crudeltà mostruosa di questi tempi; l’invidia che disgraziatamente si è convertita nella molla segreta dell’azione; la cupidigia insopportabile che ha reso la vita così amara; la schifosa maldicenza; la calunnia che tante tragedie origina; l’ubriachezza, l’immonda lussuria così maleodorante; ecc., ecc., ecc.
Nella misura in cui tutte queste abominazioni si vanno riducendo a polvere cosmica, l’Essenza, oltre ad emanciparsi, crescerà e si svilupperà armoniosamente.
Indiscutibilmente, quando l’Io Psicologico è morto, risplende in noi l’Essenza.
L’Essenza libera ci conferisce bellezza intima; da tale bellezza vengono emanate la Felicità perfetta e il vero Amore.
L’Essenza possiede molteplici sensi di perfezioni e straordinari poteri naturali.
Quando “Moriamo in Noi Stessi”, quando dissolviamo l’Io Psicologico, godiamo dei preziosi sensi e poteri dell’Essenza.
L’Essenza si alimenta con la tenerezza, affetto senza limiti, amore, musica, fiori, bellezza, armonia, ecc.
I DIVERSI IO
“Quando qualcuno scopre le cause vere di tutte le sue miserie e amarezze, è ovvio che può fare qualcosa”…
“Se si riesce a farla finita con il «Me Stesso», con le «mie ubria- chezze», con i «miei vizi», con i «miei affetti», che tanto dolore mi causano nel cuore, con le «mie preoccupazioni» che mi distruggono il cervello e mi ammalano, ecc., ecc., è chiaro che allora avviene ciò che non è del tempo, ciò che è al di là del corpo, degli affetti e della mente, ciò che realmente è sconosciuto all’intendimento e che si chiama: FELICITÀ!”.
Il Mammifero Razionale, erroneamente chiamato uomo, realmente non possiede un’individualità definita.
Ma la vita interiore dell’umanoide in nessun modo è un’unità psicologica.
La cosa più grave (a dispetto di ciò che dicono le diverse scuole di tipo pseudo-esoterico e pseudo-occultista) è l’assenza di organizzazione Psicologica nel fondo medesimo di ogni soggetto umano.
Certamente, in tali condizioni, nella vita interiore delle persone non esiste lavoro armonioso come un tutt’uno.
L’umanoide, rispetto al suo stato interiore, è una molteplicità psicologica, una somma di molti “Io”.
IO SUPERIORE ED IO INFERIORE
Gli ignoranti istruiti di quest’epoca tenebrosa, rendono culto “all’IO”, lo divinizzano, lo pongono sull’altare, lo chiamano “Alter Ego”, “Io Superiore”, “Io Divino”, ecc., ecc., ecc.
Non vogliono rendersi conto i presunti sapienti di quest’era nera in cui viviamo, che “Io Superiore” o “Io Inferiore” sono due sezioni dello stesso Ego pluralizzato.
Dato che superiore e inferiore sono due sezioni di una stessa cosa, non è di troppo enunciare il seguente corollario: “Io Superiore, Io Inferiore” sono due aspetti dello stesso Ego pluralizzato.
Il cosiddetto “Io Divino” o “Io Superiore”, “Alter Ego”, o qualcosa di simile, è certamente un sotterfugio del “Me Stesso”, una forma d’autoinganno dello stesso Io psicologico.
Quando l’Io vuole continuare qui e nell’aldilà, si autoinganna con il falso concetto di un Io Divino ed Immortale.
Nessuno di noi possiede un “Io” reale, permanente, immutabile, eterno, ineffabile, ecc., ecc., ecc.
Nessuno di noi possiede in verità una vera ed autentica Unità dell’Essere; sfortunatamente neppure possediamo una legittima individualità.
L’Ego, l’Io, non è mai qualcosa d’individuale, unitario, unitotale.
Ovviamente l’Io è molti “Io”.
AGGREGATI PSICHICI
Nel Tibet Orientale i vari “Io” vengono denominati “Aggregati Psichici” o semplicemente “Valori”, siano questi ultimi positivi o negativi.
Se pensiamo ad ogni “Io” come una persona differente, possiamo asseverare in modo enfatico ciò che segue: “Dentro ad ogni persona che vive nel mondo, esistono molte persone”.
Indiscutibilmente, dentro ad ognuno di noi vivono moltissime persone differenti, alcune migliori, altre peggiori.
Ognuno di questi “Io”, ognuna di queste persone, lotta per la supremazia, vuole essere l’unico, e ogni volta che può, prende il controllo del cervello intellettuale o del centro emozionale o del centro motore, mentre un’altro lo spiazza.
La dottrina dei molti “Io” fu insegnata nel Tibet Orientale da veri Chiaroveggenti, da autentici illuminati.
Ognuno dei nostri difetti psicologici è personificato in questo o quell’Io. Siccome abbiamo migliaia e perfino milioni di difetti, allora, indiscutibilmente nel nostro interiore vive molta gente.
Nelle questioni psicologiche abbiamo potuto evidenziare chiaramente che i soggetti paranoici, egocentrici e mitomani, per nulla nella vita abbandonerebbero il culto dell’amato Ego.
Indiscutibilmente, tali persone odiano mortalmente la dottrina dei molti “Io”.
Quando qualcuno vuole veramente conoscere se stesso, deve auto-osservarsi e cercare di conoscere i diversi “Io” che sono dentro la sua personalità.
Se tuttavia qualcuno dei nostri lettori non comprende questa dottrina dei molti “Io”, ciò si deve esclusivamente alla mancanza di pratica in materia di auto-osservazione.
Man mano che si pratica l’auto-osservazione interiore, si va scoprendo da se stessi molte persone, molti “Io” che vivono dentro la nostra personalità.
Coloro che negano la dottrina dei molti Io, coloro che adorano un Io Divino, indubbiamente mai si sono auto-osservati seriamente. Parlando questa volta in stile Socratico diremo che queste persone non solo ignorano, ma perfino ignorano di ignorare.
Certamente, giammai potremo conoscere noi stessi senza l’auto-osservazione seria e profonda.
Fintantoché un soggetto qualunque continua a considerarsi come Uno, è chiaro che qualunque cambiamento interiore sarà qualcosa di più che impossibile.
PSEUDO ESOTERISMO
L’errore maggiore dello Pseudo-Esoterismo e Pseudo-Occultismo a buon mercato, è supporre che tutti possiedano o che si possieda un “Io Permanente ed Immutabile” senza principio né fine.
Se coloro che così pensano risvegliassero la Coscienza, anche se solo per un istante, potrebbero evidenziare chiaramente da sé che l’umanoide razionale mai riesce ad essere se stesso per molto tempo.
Il mammifero intellettuale, dal punto di vista psicologico, cambia continuamente.
Nessuna persona è la stessa in modo continuo; realmente non è necessario essere molto saggi per rendersi conto esattamente degli innumerevoli cambiamenti e contraddizioni di ogni soggetto.
Dentro ad ogni persona vivono molte persone, molti “Io”; questo lo può verificare da se stesso e in modo diretto qualunque persona sveglia, cosciente.
Negare la “dottrina dei molti” significa rendere stupidi se stessi, poiché realmente sarebbe il colmo dei colmi ignorare le contraddizioni intime che ognuno di noi possiede.
“Vado a leggere un giornale”, dice l’Io dell’intelletto; “al diavolo tale lettura”, esclama l’Io del movimento, “preferisco andare a fare una passeggiata in bicicletta”. “Ma che passeggiata”, grida un terzo in discordia, “preferisco mangiare, ho fame”.
Se ci potessimo vedere in uno specchio interamente, tali e quali siamo, scopriremmo da noi stessi, in modo diretto, la “dottrina dei molti”.
PSICOLOGIA RIVOLUZIONARIA
L’umana personalità è solamente una marionetta controllata da fili invisibili.
L’Io che oggi giura amore eterno alla Gnosi, è spiazzato più tardi da un altro Io che non ha niente a che vedere con il giuramento; allora il soggetto si ritira.
L’Io che oggi giura amore eterno ad una donna, più tardi è spiazzato da un altro Io che non ha niente a che vedere con questo giuramento, allora il soggetto s’innamora di un’altra e il castello di carta cade al suolo.
L’animale intellettuale erroneamente chiamato uomo è come una casa piena di molta gente, di molti io.
Non esiste ordine né nessuna concordanza tra i molteplici Io, tutti litigano e si disputano la supremazia. Quando qualcuno di loro raggiunge il controllo dei centri capitali della macchina organica, si sente l’unico, il padrone, però alla fine anche lui viene spodestato.
Considerando le cose da questo punto di vista, arriviamo alla conclusione logica che il mammifero intellettuale non ha vero senso di responsabilità morale.
Indiscutibilmente ciò che la macchina dice o fa in un dato momento, dipende esclusivamente dal tipo di “Io” che in quegli istanti la controlla.
Riflettendo su tutte queste cose possiamo stabilire chiaramente che l’unica cosa degna che possediamo al nostro interno è l’Essenza; sfortunatamente questa si trova imbottigliata in tutti questi molteplici “Io” di cui parla la Psicologia Rivoluzionaria.
È deplorevole che l’Essenza si esprima sempre in virtù del proprio imbottigliamento.
La dissoluzione dell’Ego o dell’Io confonde e infastidisce molti pseudo-esoteristi. Questi sono convinti che l’Ego è divino, essi credono che l’Ego o l’Io è lo stesso Essere, la Monade Divina, ecc.
È necessario, è urgente, è improrogabile comprendere che l’Ego o l’Io non ha nulla di Divino.
L’Ego o l’Io è il Satana della Bibbia, un mucchio di ricordi, desideri, passioni, odi, risentimenti, concupiscenze, adulteri, eredità di famiglia, razze, nazioni, ecc., ecc., ecc.
LA PERSONALITA’ UMANA
“La personalità in se stessa è pura energia, nessuno nasce con una personalità. La personalità è figlia del suo tempo: nasce nel suo tempo, muore nel suo tempo; non c’è nessun domani per la personalità del morto”.
“Quando ritorniamo, quando rientriamo, quando ci reincorporiamo in un nuovo corpo, dobbiamo creare una nuova personalità”.
“In se stessa la personalità è energia, però in realtà questa diventa falsa quando certi Io penetrano nel suo interno e si sviluppano nella stessa; per esempio, l’Io della Vanità, l’Io della Gelosia, gli Io delle Preoccupazioni, gli Io dell’Intellettualismo, gli Io Meccanici…, vanno ad utilizzare quest’energia, vanno ad impadronirsi, ad ubicarsi dentro la personalità rendendola falsa”.
Il tempo è curvo e la Vita della Personalità Umana è un circolo chiuso.
La vita della Personalità Umana si sviluppa nel suo tempo, nasce nel suo tempo e muore nel suo tempo. Mai può esistere al di là del suo tempo. Questa questione del tempo è un problema che è stato studiato da molti saggi. Senza dubbio il “Tempo” è la “Quarta Dimensione”.
La geometria d’Euclide è applicabile soltanto nel Mondo Tridimensionale. Però il mondo ha Sette Dimensioni e la Quarta è il Tempo.
La Mente Umana concepisce l’Eternità come il prolungamento del tempo sulla linea retta. Niente può essere più sbagliato che questo concetto, perché “l’Eternità” è la “Quinta dimensione”.
Ogni istante dell’esistenza si succede nel tempo e, per l’uomo che muore, si ripete perché ne inizia un’altra. Un Tempo finisce ed un altro inizia. La Morte si trova intimamente vincolata all’Eterno Ritorno.
Questo significa che dobbiamo Ritornare, ritornare a questo mondo dopo la morte, per ripetere lo stesso Dramma dell’Esistenza. Ma se la Personalità Umana perisce con la Morte, chi o cos’è ciò che Ritorna?
È necessario chiarire una volta e per sempre, che “l’Io” è ciò che continua dopo la morte, che è “l’Io” ciò che ritorna in questa valle di lacrime.
L’ETERNO RITORNO
L’Io pluralizzato Ritorna. Le masse, le moltitudini, Ritornano.
L’idea del Ritorno delle cose e dei fenomeni, l’idea della Ripetizione Eterna, è molto antica e possiamo trovarla nella saggezza Pitagorica e nell’antica cosmogonia Indostana.
Gautama il Buddha, insegnò molto saggiamente la dottrina dell’Eterno Ritorno e la ruota delle vite successive, però la sua dottrina fu molto adulterata dai suoi seguaci.
Ogni Ritorno implica ovviamente la fabbricazione di una nuova Personalità Umana. Questa si forma durante i primi sette anni dell’infanzia.
L’ambiente familiare, la vita sulla strada e la scuola, danno alla Personalità Umana la sua originale caratteristica infantile.
L’esempio dei più grandi è determinante per la Personalità Infantile.
Il bambino impara più con l’esempio che con il precetto. Il modo sbagliato di vivere, l’esempio assurdo, i costumi degenerati degli adulti, danno alla personalità del bambino quest’indole scettica e perversa, tipica dell’epoca in cui viviamo.
In questi tempi moderni l’adulterio è diventato più comune della patata e della cipolla, ed è logico che questo origina scene dantesche nei focolari.
Sono molti i bambini che in questi tempi devono sopportare pieni di dolore e risentimento le frustate e bastonate del patrigno o della matrigna. È chiaro che in questo modo la Personalità del bambino si sviluppa nella cornice del dolore, del rancore e dell’odio.
I diverbi tra padre e madre per questioni di gelosia, il pianto e i lamenti della madre afflitta o del marito oppresso, rovinato e disperato, lasciano nella Personalità del bambino una traccia indelebile di profondo dolore e malinconia che mai si dimentica in tutta la vita.
I bambini allevati in questo nuovo tipo di focolare ultramoderno pensano soltanto ai cannoni, alle pistole, alle mitragliatrici giocattolo per imitare e vivere a loro modo tutte le scene dantesche del crimine così come le hanno viste sullo schermo della televisione (e dei videogiochi).
È penoso che la meravigliosa invenzione della televisione venga usata con propositi distruttivi. Se l’umanità utilizzasse quest’invenzione in maniera degna, sia per studiare le scienze naturali, sia per insegnare la vera arte regia della Madre Natura, sia per dare sublimi insegnamenti alla gente, allora quest’invenzione sarebbe una benedizione per l’umanità, potrebbe essere utilizzata intelligentemente per coltivare la personalità umana.
È palesemente assurdo nutrire la personalità infantile con musica aritmica, disarmonica, volgare.
È stupido nutrire la personalità dei bambini con racconti di ladri e poliziotti, con scene di vizio e di prostituzione, con drammi d’adulterio, pornografia, ecc.
Il risultato di un simile modo di fare lo possiamo vedere nei “ribelli senza causa”, negli assassini prematuri, ecc.
È spiacevole che le madri picchino i loro bambini, gli diano bastonate, li insultino con vocaboli scomposti e crudeli. Il risultato di una simile condotta è il risentimento, l’odio, la perdita dell’amore, ecc.
Nella pratica abbiamo potuto vedere che i bambini allevati con bastonate, frustate e grida, diventano persone volgari, piene di sgarbatezza e mancanti di ogni senso di rispetto e venerazione.
È urgente comprendere la necessità di stabilire un vero equilibrio nei focolari.
È indispensabile sapere che la Dolcezza e la Severità devono equilibrarsi mutuamente sui due piatti della Bilancia della Giustizia. Il padre rappresenta la Severità. La madre rappresenta la Dolcezza. Il padre personifica la Saggezza. La madre simboleggia l’Amore.
Saggezza e Amore, Severità e Dolcezza, si equilibrano mutuamente sui due piatti della Bilancia Cosmica.
I padri e le madri di famiglia devono equilibrarsi mutuamente per il bene dei focolari.
È urgente, è necessario che tutti i padri e le madri di famiglia comprendano la necessità di seminare nella Mente Infantile i Valori Eterni dello Spirito.
È deplorevole che i bambini moderni non possiedono più il Senso della Venerazione. Questo si deve ai racconti di cow-boys, ladri e poliziotti. La televisione, il cinema, ecc., hanno reso perversa la Mente dei bambini.
La Psicologia Rivoluzionaria del Movimento Gnostico, in modo chiaro e preciso, fa una distinzione sostanziale tra l’Ego e l’Essenza.
Durante i primi tre o quattro anni della vita, si manifesta nel bambino soltanto la bellezza dell’Essenza. Allora il bambino è tenero, dolce, bello in tutti i suoi aspetti psicologici.
Quando l’Ego comincia a controllare la tenera Personalità del bambino, ogni bellezza dell’Essenza va sparendo e al suo posto affiorano allora i Difetti Psicologici propri di ogni essere umano.
Così come dobbiamo distinguere tra Ego ed Essenza, è necessario anche distinguere tra Personalità ed Essenza.
L’essere umano nasce con l’Essenza, ma non nasce con la Personalità. Quest’ultima è necessario crearla.
Personalità ed Essenza devono svilupparsi in modo armonioso ed equilibrato.
Nella pratica abbiamo potuto verificare che quando la Personalità si sviluppa esageratamente a spese dell’Essenza, il risultato di tale squilibrio è la nascita di un furfante.
L’osservazione e l’esperienza di molti anni ci hanno permesso di comprendere anche che, quando l’Essenza si sviluppa totalmente senza occuparsi minimamente della crescita armoniosa della Personalità, il risultato è il mistico senza intelletto, senza Personalità, nobile di cuore però inadeguato, incapace.
Lo sviluppo armonioso della Personalità e dell’Essenza dà come risultato uomini geniali.
Nell’Essenza abbiamo tutto ciò che è proprio, nella Personalità tutto ciò che è prestato.
Nell’Essenza abbiamo le nostre qualità innate, nella Personalità abbiamo l’esempio dei grandi, ciò che abbiamo imparato nel focolare, nella scuola, sulla strada.
È urgente che i bambini ricevano alimento per l’Essenza e alimento per la Personalità.
La Personalità deve alimentarsi con il buon esempio dei più grandi, con il saggio insegnamento della scuola, ecc.
I bambini devono imparare le prime lettere dell’alfabeto giocando, così lo studio si fa per loro attrattivo, delizioso, felice.
“L’Educazione Fondamentale” insegna che fin “dall’asilo” o giardino infantile, ci si deve occupare in maniera speciale di ognuno dei tre aspetti della Personalità Umana, conosciuti come Pensiero, Movimento ed Emozione. Così la Personalità del bambino si sviluppa in modo armonioso ed equilibrato.
La questione della creazione della Personalità del bambino e il suo sviluppo, è di grandissima responsabilità per i genitori e per i maestri della scuola.
La qualità della Personalità Umana dipende esclusivamente dal tipo di Materiale Psicologico con cui fu creata e alimentata.
Sulla “Personalità”, “Essenza”, “Ego” o “Io”, esiste tra gli studenti di psicologia molta confusione.
Alcuni confondono la Personalità con l’Essenza e altri confondono l’Ego o l’Io con l’Essenza.
È urgente sapere che abbiamo bisogno di disintegrare l’Ego, il Me Stesso, l’Io, e ridurlo in polvere cosmica.
La Personalità è soltanto un veicolo d’azione, un veicolo che è stato necessario creare, fabbricare.
Nel mondo esistono personalità come quelle di Caligola, Attila, Hitler, ecc. Ogni tipo di Personalità quantunque perversa sia stata, può trasformarsi radicalmente quando l’Ego o l’Io si dissolve totalmente.
L’Essere Divinale, la Monade, l’Intimo, non ha nulla a che fare con nessuna forma dell’Io o della personalità.
L’Essere è l’Essere e questo è tutto. La ragione d’essere dell’Essere è lo stesso Essere.
La Personalità in se stessa è soltanto un veicolo e niente di più. Attraverso la Personalità può manifestarsi l’Ego o l’Essere, tutto dipende da noi stessi.
È urgente dissolvere l’Io, l’Ego, affinché si manifesti attraverso la nostra Personalità soltanto l’Essenza psicologica del nostro vero Essere.
È indispensabile che gli educatori comprendano pienamente la necessità di coltivare armoniosamente i tre aspetti della Personalità Umana.
Un perfetto equilibrio tra la personalità e l’Essenza, uno sviluppo armonioso del Pensiero, dell’Emozione e del Movimento, un’Etica Rivoluzionaria, costituiscono i fondamenti dell’Educazione Fondamentale.
Estratto da :
- “La Gran Ribellione” di Samael Aun Weor
- “Guardando il Mistero” di Samael Aun Weor
- “Educazione fondamentale” di Samael Aun Weor
- Conf. “La falsa personalità” di Samael Aun Weor
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