FILOSOFIA PERENNE

Parlando molto francamente e senza giri di parole diremo: “La GNOSI è un funzionalismo molto naturale della Coscienza: una Philosophia Perennis et Universalis”, una Filosofia Perenne in quanto senza Tempo”.

Indiscutibilmente, la Gnosi è una Filosofia pratica che tutti possono studiare e praticare.

La Gnosi è una Filosofia illuminata dei Misteri Divini.

La parola GNOSTICISMO racchiude, dentro la propria struttura grammaticale, l’idea di sistemi o correnti dedicati allo studio della Gnosi.

Tale Gnosticismo implica una serie coerente, chiara, precisa, di elementi fondamentali, verificabili mediante l’Esperienza Mistica Diretta:

  • L’Adamo ed Eva della Genesi Ebraica.
  • Il Peccato Originale e l’Uscita dal Paradiso.
  • Il Mistero di Lucifer-Nahua.
  • La Morte del Me Stesso.
  • I Poteri Creatori.
  • L’Essenza del Salvator Salvandus.
  • I Misteri Sessuali.
  • Il Cristo Intimo.
  • La Serpe Ignea dei nostri Magici Poteri.
  • La Discesa agli Inferi.
  • Il Ritorno all’Eden.

FILOSOFIA

Solo le Dottrine Gnostiche che implicano i fondamenti Ontologici, Teologici ed Antropologici precedentemente citati, formano parte dello Gnosticismo autentico.

Indiscutibilmente, la Conoscenza Gnostica sfugge continuamente alle normali analisi del razionalismo soggettivo.

Il correlato di questa conoscenza è l’Intimità Infinita della persona, l’Essere.

“La ragion d’Essere dell’Essere è lo stesso Essere”. Solo l’Essere può conoscere se stesso. Pertanto, l’Essere si auto-conosce nella Gnosi.

L’AUTO-CONOSCENZA dell’Essere è un’attività sovra-razionale che dipende da Lui, la quale non ha niente a che vedere con l’intellettualismo.

L’abisso che esiste tra l’Essere e l’Io è insuperabile e per questo il Pneuma, lo Spirito si riconosce e questo riconoscersi è un atto autonomo per il quale la ragione soggettiva del “mammifero intellettuale” risulta inefficace, insufficiente, terribilmente povera.

L’Auto-Conoscenza, l’Auto-Gnosi, implica l’annichilimento dell’Io come lavoro previo, urgente, improrogabile.

L’Io, l’Ego, è costituito da somme e resti d’elementi soggettivi, inumani, bestiali, che indubbiamente hanno un inizio ed una fine.

L’Essenza, la Coscienza, insaccata, imbottigliata, avviluppata tra i diversi elementi che costituiscono il Me Stesso, l’Ego, sfortunatamente si manifesta dolorosamente in virtù del proprio condizionamento.

Il desiderio, la fornicazione, il voler risaltare come Ego, origina il trambusto ed il disordine, produce un’opera adulterata, che incontestabilmente rimane fuori dall’ambito divinale, anche se in essa rimane intrappolata l’Essenza, il BUDDHATA, il Materiale Psichico della creatura umana.

La caduta dell’uomo degenerato è il fondamento della Teologia di tutte le nazioni antiche.

Secondo Filolao, il Pitagorico (Secolo V a.C.), i filosofi antichi dicevano che il Materiale Psichico, l’Essenza, si trovava seppellita nell’Io, come in una tomba, come castigo per un peccato.

Platone testimonia così che tale era la Dottrina degli Orfici, ed egli stesso la professava.

Il desiderio smisurato conduce al fallimento.

ARTE

I Codici Messicani, i Papiri Egizi, i Mattoni Assiri, i Rotoli de Mar Morto, strane Pergamene, così come certi Templi Antichissimi, Sacri Monoliti, Vecchi Geroglifici, Piramidi, Sepolcri Millenari, ecc., offrono, nella loro profondità simbolica, un senso Gnostico che sfugge totalmente all’interpretazione letterale e che mai ha avuto un valore esplicativo d’indole esclusivamente intellettuale.

Il razionalismo speculativo, invece d’arricchire il linguaggio Gnostico, lo impoverisce in modo deplorevole, poiché i racconti Gnostici, scritti o allegorizzati in qualunque forma artistica, sono orientati sempre verso l’Essere.

Ed è in questo interessantissimo Linguaggio Semi-Filosofico e Semi-Mitologico della Gnosi, che si presentano una serie di costanti straordinarie, simboli con sfondo Esoterico Trascendentale che in silenzio parlano alla nostra coscienza.

Ben sanno i divini e gli umani che “il Silenzio è l’eloquenza della Saggezza”.

L’Arte Regia ha sempre espresso valori della Filosofia Universale.

MISTICA

Non esiste nelle correnti Gnostiche il Dogma della Predeterminazione ortodossa, che c’imbottiglierebbe lamentabilmente in una stretta concezione di Deità Antropomorfa.

Dio, in Greco è THEOS, in Latino DEUS ed in Sanscrito DIV O DEVA, parola questa che si traduce come Angelo o Angeli.

Ancora, tra i popoli semitici più conservatori, il più antico Dio della Luce, EL o ILU, appare nei primi capitoli del Genesi nella sua forma plurale sintetica degli ELOHIM.

DIO non è nessun individuo umano o divino in particolare, Dio è Dei. Egli è l’Esercito della Voce, la Grande Parola, il Verbo del Vangelo di San Giovanni, il Logos Creatore, Unità Molteplice Perfetta.

Nella parola “Elojim” (Elohim) troviamo una chiave trascendentale che c’invita alla riflessione.

Certamente, Elojim con la “J”, viene tradotto come Dio nelle diverse versioni autorizzate e riviste della Bibbia.

È un fatto incontrovertibile, non solo da un punto di vista esoterico ma anche linguistico, che il termine “Elohim” è un nome femminile con una terminazione plurale maschile.

La traduzione corretta, in Stricto Sensu, del nome Elohim, o per meglio dire Elojim, poiché in ebraico l’“H” suona come “J”, è DEI E DEE.

“E lo Spirito dei Principi Maschile e Femminile aleggiava sulla superficie dell’informe, e la creazione ebbe luogo”.

Indiscutibilmente, una religione senza Dee si trova a metà del completo Ateismo.

Noi Antropologi Gnostici, invece di ridere scettici (come gli Antropologi Profani) davanti alle rappresentazioni di Dei e Dee dei diversi Pantheon, Aztechi, Maya, Olmechi, Toltechi, Inca, Chibcha, Druidi, Egiziani, Indù, Caldei, Fenici, Mesopotamici, Persiani, Romani, Tibetani, ecc., ecc., ecc., cadiamo prosternati ai piedi di tali Divinità, perché in loro riconosciamo l’Elojim Creatore dell’Universo. “Chi ride di ciò che non conosce si trova sul cammino per diventare idiota”.

La Divinità Suprema Gnostica è caratterizzabile come AGNOSTHOS THEOS, lo Spazio Astratto Assoluto, il Dio Ignorato e Sconosciuto. La Realtà Unica dalla quale emanano gli Elohim all’aurora di qualunque Creazione Universale.

SCIENZA

La Jana, Yana, Gnana o Gnosi è la scienza della conoscenza iniziatica, la scienza (o la Filosofia) di Enoch.

Studiando vecchi manoscritti abbiamo scovato nella sacra terra dei Veda la seguente frase: “Colui che mediterà sul centro del cuore otterrà il controllo sul  tattva Vayù (principio eterico dell’aria), raggiungerà anche i  Siddhi (poteri dei santi): Bhushari, Kechari, Kaya, ecc., (fluttuare nell’aria, ecc.), raggiungerà l’amore cosmico e tutte le qualità tattviche divine”.

Lo sviluppo sostanziale del cuore tranquillo è urgente ed irrimandabile, quando si tratta d’imparare la scienza dei Jina, la dottrina della levitazione.

Le Upanishad contengono un trattato sulla scienza dei serpenti, ovverosia la scienza della conoscenza occulta.

 

Estratto da “La dottrina segreta di Anahuac” di Samael Aun Weor

 

Per approfondire questo tema vai alla pagina: RIFLESSIONI DEL FILOSOFO SAMAEL AUN WEOR

Se Ti è piaciuto il contenuto, condividi questa pagina sui social: